LA EX FABBRICA DEI TRENINI LIMA – Seconda Parte

LA EX FABBRICA DEI TRENINI LIMA

Nella prima parte dell’articolo ti ho parlato di come è nato il progetto della ex fabbrica dei trenini Lima. 

Dalla scelta di “recuperare la memoria del luogo” fino alla descrizione dei desideri e di che cosa significava per Andrea realizzare una nuova casa, in questo caso un loft, il suo sogno.

I trenini mi hanno dato un sacco di spunti che ho tradotto in metafore sulle quali ho basato il progetto. 

Scriveva tempo fa il mitico Giorgio Faletti:

“La vita è fatta di treni.

Treni che si fermano accanto a noi ma non sappiamo se salire o meno, treni che sfrecciano veloci ma non abbiamo coraggio di fermare.

Treni che ci chiudono le porte in faccia e se ne vanno senza di noi, lasciandoci dentro il sapore amaro di come sarebbe stato salirci.

E treni sui quali saliamo, nostro malgrado, per paura che la vita ci lasci a piedi.”

Molto vero, direi. 

I TRENI

E il nostro Andrea che treno ha preso? E c’è salito sopra? Oppure l’ha lasciato passare e l’ha perso? E in tutto questo qual è stato il mio ruolo? Dove mi metto in questo discorso che sembra filosofico ma che non lo è?

Ho sempre detto che il mio è un lavoro difficile, estremamente complesso, composto da mille dettagli e sfaccettature. Con tutti i clienti scambiamo energia, incazzature, sogni. 

Il pensiero di andare da un professionista “che fa tutto lui” è un concetto che va ben capito nel suo significato: io ho la capacità di avere una visione globale e non compartimentata del lavoro, dalla fase creativa alla conclusione della fase esecutiva.

Nel rapporto con Andrea c’è stato lo scambio di vedute, c’è stato il confronto, che non significano conflitto, bensì rappresentano la verifica di soluzioni vagliate caso per caso.

È un percorso di corresponsabilità che si traduce in complicità, ed è proprio questa interazione che mi ha permesso di aiutarlo a prendere il treno più adatto a lui, il treno giusto.

Così è stato.

Il treno viaggia su binari e si ferma nelle stazioni, ed ecco che i giunti che normalmente vengono fatti nei pavimenti in cemento li ho usati per disegnare binari, rotaie, come linee infinite da percorrere.

Questi binari passano nelle stazioni che stabiliscono un percorso.

A ogni stazione ho dato un significato.

LE STAZIONI

Entrando ti accoglie l’area welcome,
Stazione 1, con le prime linee a pavimento che ti guidano all’interno fino a incrociarsi con le altre linee, quelle a soffitto, e alle altre stazioni.

Ed ecco
Stazione 2 dove, quando sosti, puoi curare il tuo benessere alimentare, e
Stazione 3 dove sostando vivi la gioia del convivio. Un luogo preposto alle relazioni con le persone con le quali vogliamo interagire, dove accudiamo queste relazioni che condizionano la nostra vita.

Stazione 4 – Mens sana in corpore sano. Un’area per l’esercizio fisico specificatamente richiesta: strumento fondamentale per prevenire malattie e vivere veramente a pieno.

Continuando il viaggio si arriva a sostare a
Stazione 5, l’area living, dove attraverso la parola, la conversazione o la discussione interagisco con le altre persone. Una vita appieno è una vita condivisa con le persone che scegliamo, che ci piacciono, quelle persone alle quali vogliamo dare…quelle persone con le quali vogliamo vivere esperienze che permettano di condividere i nostri stati d’animo. Together is better. Insieme è meglio.

Giungiamo a
Stazione 6, una incredibile stanza da bagno. 
Abbandonarsi al lume delle candele sull’acqua, elemento primordiale e vitale.
La purificazione del corpo ma ancor più dell’anima e della mente.

Stazione 7 – La camera da letto. Facile pensare all’alcova ma è anche il luogo dove recuperare e non dove semplicemente dormire. Se aspiriamo a una vita ad alta prestazione, che ci porti all’obiettivo di fare della nostra vita un capolavoro, ecco il luogo dove recuperare energie attraverso il sonno, che ci darà l’opportunità e ci permetterà di vivere un nuovo giorno appieno.

LA VISIONE D’INSIEME

Ho la capacità di avere la visione dell’insieme. 

Come ho avuto subito bene in mente il significato delle linee/binario, dopo la prima chiacchierata con Andrea ho avuto altresì chiaro il significato estetico desiderato e che andava sviluppato.

Le linee a pavimento che disegnano i binari, non collegano solo tra loro le stazioni, ma rappresentano anche un principio di armonia, concepito nel senso in cui lo si può interpretare in campo musicale, ovvero come affinità tra diverse combinazioni di suoni. 

Nel nostro caso tra la combinazione di materiali, il cemento, il ferro, il vetro e le declinazioni dei colori del grigio, con il bianco e il nero. In una parola il mood

Materiali e colori a loro volta usati con texture diverse. 

Superfici lucide e opache, lisce e ruvide, chiare e scure, positive e negative, le luci e le ombre.    

Vita reale, vita di tutti i giorni.

Macchie di colori inserite nei complementi d’arredo, nei tessuti, sono come raggi di sole che arrivano dopo un temporale o qualche giornata uggiosa. 

Come ho detto, vita vera.